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Come sopravvivere alla stretta del DPCM

Il Decreto di ieri sembra - di nuovo - penalizzare il settore del cibo, obbligando i ristoratori a chiusure anticipate tardo-pomeridiane in modo da evitare assembramenti inopportuni nei locali all’ora di cena.

È chiaro che, a caduta, queste misure penalizzeranno il comparto produttivo agricolo, ma a poco servono le proteste in un momento così complesso della nostra storia, a poco serve restare ancorati a modelli produttivi e sistemi di vendita che a passi da gigante appaiono sempre più antiquati e impraticabili per i mutati bisogni della società.


Siamo tutti molto stanchi e provati dai mesi trascorsi, e anche delusi e sfiduciati rispetto a possibili facili soluzioni di breve periodo, che sono in ogni caso necessarie per mantenere in vita moltissime piccole realtà. Solo trovando la forza di lanciare il cuore oltre la recinzione, gli occhi verso scenari ancora invisibili e tendere le mani alle realtà economiche a noi vicine, si possono inventare davvero moltissime nuove opportunità, che anche se non rappresenteranno delle vere e proprie soluzioni per la pesante crisi in cui riversiamo, almeno potranno essere piccole boccate d’aria, magari per farci evolvere e sperimentare nuove forme di commercio e somministrazione.


Qualsiasi idea propositiva possa sorgere in questo momento vede il protagonismo delle aziende agricole in una stretta collaborazione con le aziende di trasformazione e somministrazione.

Dove si è capaci di accorciare la filiera, si possono ottimizzare i costi e creare brillanti strategie di marketing, molto apprezzate dai consumatori, sempre più attenti alla salubrità del cibo e al rispetto dell’ambiente.

  • Stringere alleanze tra produttori agricoli e ristoratori è un passo vincente! Si può lavorare insieme per promuovere il prodotto finito, e declinare la storia che lo ha creato secondo strategie di comunicazione e promozione capaci di trasmettere la passione e i valori che ci sono dietro.

  • Creare nuovi menu da asporto con prodotti agricoli il più possibile a KmZero è una delle strade più proficue per attraversare insieme questo difficile momento. È il modo per tutelarsi a vicenda, favorire lo sviluppo dei territori, sostenere economie sempre più a misura d’uomo, per questo più salutari e sicure.

  • Conservare l’unicità dell'esperienza come fattore differenziante è possibile anche con il Delivery Food! Un’originale trovata di packaging, piccole sorprese per il consumatore finale, dettagli personalizzati faranno sì che il tuo ristorante possa diventare il preferito, anche a distanza.


Non sarà facile tornare agli equilibri precedenti, forse non sarà possibile, per questo è indispensabile cominciare da subito a disegnare nuove strade usando gli strumenti che il digitale mette a disposizione ed una buona dose di creatività.

I percorsi di Condivisione, Costruzione e Comunicazione del Marketing rurale, possono aiutarti a fare la differenza tra un’azienda che reagisce a fatica agli impulsi del mercato ed una proattiva che costruisce il suo futuro.

Contattami per saperne di più

marketingrurale@gmail.com

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